Per Spiros Papaspyrou il colore ha un grande significato. Le sue serigrafie vengono articolate con forme geometriche e superfici di colore puro. Si tratta di un artista del dettaglio, dell’ attenzione precisa, dell’ elaborazione austera della sua idea originale, delle molte prove ed abbozzi.

Il suo lavoro richiede spettatori sensitivi e pazienti, quelli che non resteranno alla prima impressione, ma che cerceranno le tensioni che non sono visibili a prima occhiata, l’ equilibrio e le armonie presenti senza gridare, I suoi esperimenti visivi che nonostante chiari nella loro espressione, non si offrono ad un approccio veloce ed indifferente.
Nella pittura, l’ arte di due dimensioni per eccellenza, l’ illusione dello spazio reale tradizionalmente ha avuto grande significato.

Per secoli I pittori rappresentavano il mondo come lo vedevano o come lo apprendevano con lo studio della prospettiva lineare o atmosferica, in modo empirico in base a principi matemetici. La pittura era una rappresentazione della realta.

L’ arte moderna, dal altro canto, attribui al colore e non allo spazio, un ruolo duminante-quasi esistenziale-, nella prassi pittorica. In piu le espressioni astratte visuali del 20o secolo, collegarono definitivamente la pittura dal bisogno di rappresentare un tema riconoscibile perche’ renda una scena esistente o potenzialmente esistente od una storia descritta a qualche fonte filosofica.

Nella seconda meta del secolo si potevano coprire grandi superfici di un solo colore, senza mescolanta, senza tonalita graduale, senza riferimento alla realta, senza pretendere di rendere lo spazio tridimensionale in spazio bidimensionale.

Papaspyrou e stato insegnato a questo cammino dello sviluppo storico della pittura, come tutti gli artisti della sua generazione, che accettava senza dubbitare e senza considerare, le superfici monocromatiche e l’ attrazione geometrica, un passo d’ avvanguardia nella loro arte.

Nel caso suo risulta interessante che qesta tradizione compare nel suo lavoro elaborata e vista attraverso la sua esperienza e ricerca personale.
Nelle serigrafie di Papaspyrou le forme geometriche sono riempite di colori puri e la superficie pittorica acquista dinamica e tensione attraverso l’ organizzazione delle forme e la scelta meticolosa ed attenta dei toni.

In corso non c’e’ nessuna illusione, nessun tema che possa ricordare il mondo conosciuto con la vista e che possa creare assosiazioni con la realta. Tuttavia, l’ artista devia dalla richiesta voluta dell’ astrazione monocromatica.

Consegue metodi varii, per incorporare, in fine, lo spazio reale nelle sue superfici, o per produrre spazio tramite la superficie.

La ripetizione di forme, ogniuna di tono proprio, ma dello stesso colore attraverso una scelta studiata, formano le superfici pittoriche che incitano lo spettatore ad esplorare le sfaccetatture dello spazio che viene creato dalla loro presenza o dalla loro assenza. Il vuoto, il bianco, non sono solo accenno della superficie bidimensionale reale, ma costituiscono un elemento strutturale dell’ immagine. Allo stesso mondo funziona il vuoto, in contrappunto con gli elementi pieni della scultura moderna.

Rasters in toni scuri od inaspettatamente acrilici metallici, creano tensione alle estese superfici coloriche.

La stampa in plexiglas, crea una convenzione di apprensione e visione differente. Le superfici non trasparenti dentro il materiale trasparente, la collocazione dell’ opera distante dal muro a causa dello spessore delle cornici o la stampinatura su superfici diverse e la collocazione nello spazio, conferiscono alle opere una dinamica diversa. Lo spazio e incluso a causa dell’ ombra (e non dello chiaroscuro, caratteristica tipica della tradizione pittorica) che viene a formarsi secondo le condizioni di illuminazione e l’ angolo di osservazione, le forme bidimensionali acquistano volume effimero ad inaspettato, ma sostanzialmente visibilmente presenti.

Anche un quadrato monocolore dentro una composizione simmetrica, coadiuvato dalla profondita creata dall’ paspartu, crea con la luce quadrati minori inaspettati, e forme a causa dell’ ombra fisica in uno spazio reale.

Per tutto cio, questi dettagli importanti, l’ opera di Papaspyrou richiede una osservazione attenta per localizzare le sperimentazioni complesse del artista per far emergere la dimensione casuale dell’inscrizione dello spazio bidimensionale, per poter vedere come conversa la superficie con la profondita, non necessariamente studiata in ogni dettaglio ma communque sempre come risultato di elaborazione completa.

IOANNINA 28 NOVEMBRE 2018

Areti Adamopoulou

Professore associato alla storia dell’ Arte

Facolta delle belle Arti dell’ universita di Ioannina